UN PUNTO NERO NELL'IMMENSO AZZURRO DEL MARE

Quasi due mesi fa, un uomo armato di rabbia e di piccone ha lasciato tre vite innocenti sull'asfalto e una domanda infinita nella testa di milioni di italiani: come si fa ad accettare una morte così spudoratamente priva di senso?
Pochi giorni dopo, una donna bellissima ha risposto a modo suo a quella domanda: si è fatta asportare i seni per allontanare da sè il fantasma di un'altra morte priva di senso, quella per cancro, alla quale era "geneticamente" predisposta. Una scelta venduta come atto di coraggio, ma che gronda paura. Il controllo estremo come reazione all'anarchia dell'imprevisto.
Eppure, l'insostenibile casualità che mette sulla tua strada un Kabobo o che fa impazzire le cellule di un corpo sano, è la stessa che ti regala un nuovo amore quando pensi di non aver più nulla da aspettarti. E' la stessa che ti fa ritrovare un vecchio amico, proprio quando hai bisogno di lui. E questa casualità si chiama vita.
La scienza e il progresso ci regalano l'illusione di poter controllare tutto. E invece la vita, come una pianta infestante, si riappropria di ogni spazio lasciato libero, germoglia prepotentemente tra le pietre, invade ogni centimetro che sfugge al controllo, riempiendolo di orrore ma anche di una straordinaria bellezza. Trovare il modo di accettare ciò che non ha un senso è il più regalo che possiamo fare a noi stessi.

Alegra!

Jù.