APPUNTI.

Domenica sera. Poche immagini rubate al tiggì: il rombo della Ferrari che per qualche minuto copre i motori della macchina della guerra. E la veglia di piazza San Pietro, gremita e silenziosa, che pare scongiurare i razzi di morte sul cielo di Siria.
Poi, come spesso capita a casa quando piove, dal regno delle favole mi piace trascinarmi in un mondo che non lascia spazio alla realtà. Divano, copertina, dvd: Il mago di Oz, versione 1939.
Guardo gli strani compagni della protagonista Dorothy: un astuto spaventapasseri che pensa di non avere cervello e si convince di essere intelligente solo quando riceve un diploma.
Un uomo di latta, dolce e premuroso, che capisce di avere un cuore solo quando ottiene un attestato di generosità.
E infine un leone, che benchè sfidi ogni pericolo per salvare la piccola Dorothy, si crede codardo, fin quando una medaglia al collo lo fa sentire coraggioso.
La realtà bussa, sgomita, si intrufola. Così mi torna in mente il dibattito sulla Siria.
Sono giorni che leggo, ascolto e non riesco a farmi un'opinione. Il perchè ora mi è chiaro.
Capi di stato, segretari e ministri, che siano pro o contro l'intervento, tutti cercano attestati, medaglie, consensi. Agiscono pensando al verdetto della pubblica opinione, a cosa ne sarà della loro immagine e di quella del Paese che rappresentano. Cercano di scrivere la Storia prima ancora di farla.
Ce ne fosse uno, uno soltanto che pensa davvero a quei bambini siriani che la sera vanno a letto e non sanno se un gas o una bomba li inchioderà ai loro sogni per sempre...
Bè, uno c'è. Papa Francesco è entrato nel dibattito a gamba tesa, promuovendo un digiuno. Un gesto d'altri tempi. Semplice, simbolico. Che però ha scosso milioni di coscienze.
All'improvviso, che tu fossi credente o no, che tu fossi cristiano, ebreo, musulmano o buddista, hai intimamente capito che c'è un'altra via alla guerra. Un digiuno silenzioso si è trasformato in un urlo contro la violenza dalla forza inattesa e travolgente.
Insegnandoci che ottiene risultati, appoggio, consenso chi agisce per intelligenza, cuore e coraggio. Non chi cerca una medaglia ( all'intelligenza, al cuore e al coraggio ).

Bacioni.

Jù. 

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