I HAVE A DREAM

Non ero ancora nata nell'estate del 1963. Ma ho provato ad immaginare come sarebbe stato esserci. E, visto che nell'immaginazione uno può stare dove gli pare, anche sulla Luna, mi sono spinta fino a Washington. Dove il 28 agosto, davanti a 250.000 persone assembrate al Lincoln Memorial, dopo una marcia di protesta per i diritti civili, il pastore Martin Luther King pronunciò il famoso discorso contro il razzismo che lo avrebbe portato alla storia.
Di quello speech memorabile, durato 17.29 minuti (l'ho ascoltato e cronometrato su Internet, ma voi fate sempre finta che io fossi li), una frase ha trapassato i cuori e i decenni arrivando ancora intatta e vibrante fino a noi: "I have a dream". Io ho un sogno. 50 anni dopo, quel sogno si è in gran parte avverato. E a ricordarcelo c'è un presidente nero a capo degli Stati Uniti.
Ma non si è avverato del tutto. Da noi, a una ministra nera tirano addosso banane. E a un calciatore ghanese, nato e cresciuto in Italia, lanciano insulti razzisti.
A chi condivide e tollera tutto questo, consiglio di leggersi i passaggi salienti della vita del reverendo King. L'infanzia ad Atlanta, nel profondo Sud, dove un "negro", nigger, era tenuto a cedere il posto ai bianchi sui mezzi pubblici ( e il giovane Martin, di ritorno da un viaggio, fu costretto a fare 140 km in piedi per rispettare il divieto), le manifestazioni non violente, la copertina sul Time e il premio Nobel per la pace, mentre entrava e usciva di prigione per le sue arringhe e per la "folle idea" di estendere il diritto di voto ai neri. Un sogno che gli è costato la vita: il 4 aprile del 1968 fu assassinato a Memphis. 
I sogni, soprattutto quelli che sembrano impossibili, non si realizzano mai con facilità. Richiedono sacrifici e fatica.
Cosa sogniamo noi oggi? E siamo ancora capaci di sognare, avendo di fronte un futuro tanto incerto e un orizzonte con i soffitti cosi bassi?
Mi piacerebbe sapere cosa sognate voi.
Scrivetemelo, se ne avete voglia. Visto che siete in tantissimi a leggermi (lo so, ho le prove) e avete un pò di tempo a disposizione per farlo.
Approffittate di questo ultimo scorcio d'estate per liberare la mente e il cuore. I sogni hanno bisogno di aria e di cieli sgombri, per tornare a volare.

Bacioni!

Jù.

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