TAKE MY TIME

Quando ero piccola chiudevo il diario segreto in una scatola di scarpe in fondo all'armadio. A chiave, ovviamente. La chiave poi me la portavo sempre dietro, di notte invece la tenevo sotto il cuscino.
Sono sempre stata un pò paranoica, ora che ci penso. Come se ci fossero chissà quali pensieri inconfessabili scritti lì sopra.
Oggi, nonostante quel vecchio diario segreto sia ancora chiuso a chiave dentro una scatola di scarpe nell'angolo più buio dell'armadio, decido di pubblicarli questi miei pensieri. Che forse adesso sì che un che di inconfessabile ce l'hanno, ma tant'è.
Iniziamo.
Dei blog mi ha sempre impressionato il fatto che vanno indietro nel tempo, cioè dico: tu parti dal presente e poi magari scendi con la freccetta, leggi tutto quanto (o anche solo qualcos'altro) sprofondando nel passato, e poi ancora e ancora. La pagina scritta mi attira sempre, come d'altronde quella DA scrivere, e che sia corta o vetro (questa pagina) non mi causa alcuna differenza (tranne un mal di testa più marcato nel secondo caso)
Mi sono accorta che solo scrivendo posso diventare quello che voglio ma che non trovo mai il tempo di essere, forse perchè scrivendo si impone alla pelle vecchia di cascare, e quella nuova respira allegramente?

Jù.

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